Iscrizioni chiuse: le iscrizioni si sono chiuse il 28/11/2019
SCHEDA RIEPILOGO DELL'EVENTO SELEZIONATO
Titolo evento | Seminario RESTAURO E RIUSO DEL CONTEMPORANEO. INTERPRETAZIONI, ASPETTI SALIENTI, ESPERIENZE, OBIETTIVI |
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Ordine organizzatore | Ordine Architetti P.P. e C. di Treviso |
Tipo evento | seminario |
Posti totali | 130 |
Posti disponibili | 4 |
In lista d'attesa | 0 |
Scadenza iscrizione | 28/11/2019 |
Priorità Iscrizioni: | nessuna |
Durata ore | 4 (richiesta partecipazione minima del 100 %) |
Crediti | 4 |
Luogo | Fondazione Benetton Studi Ricerche, Spazi Bomben - Via Cornarotta 7, Treviso |
Qualifica docenti | Anna Buzzacchi, Architetto - Presidente Ordine Architetti PPC Venezia; Paolo Faccio, Ingegnere, Architetto - Docente di restauro. Università IUAV di Venezia; Claudio Menichelli, Architetto - Ex MiBAC - Soprintendenza BAP Venezia; Guido Pietropoli, Architetto libero professionista. |
Ente organizzatore | in collaborazione con Fondazione Architetti Treviso |
Coordinatore | arch. Marco Pagani; arch. Giuseppe Cangialosi |
Descrizione | Il concetto di contemporaneità, cioè di ciò che attiene al nostro tempo, non sottende un preciso arco temporale, quantificabile in un certo numero di anni, poiché il periodo a cui si riferisce è variabile, in relazione all’argomento di cui si ragiona. Per l’architettura, in genere, si prende in considerazione un periodo piuttosto ampio, che ha origine con le nuove tecnologie del costruire, di cui è protagonista il calcestruzzo armato. Secondo tale impostazione, si possono perciò definire contemporanee tutte le architetture del XX secolo e ci si può spingere ancora indietro nel tempo per qualche altro decennio. Tale delimitazione temporale è particolarmente calzante parlando di restauro, poiché la necessità di intervenire sui materiali “moderni”, che sovente hanno una durabilità assai inferiore rispetto a quelli del passato, ha portato dei cambiamenti di non poco conto nella cultura e nella pratica della disciplina. L’interesse dell’ambiente del restauro per le architetture contemporanee è comparso poco dopo la metà del secolo scorso, quando le architetture di pregio caratterizzate dall’uso dei nuovi materiali, a distanza di cinquant’anni dalla loro realizzazione, hanno cominciato a entrare di diritto tra i beni culturali e quando, soprattutto il calcestruzzo armato, di cui erano costituite le strutture principali, al compimento dei settanta anni di età, che indicativamente rappresentano il ciclo di vita di tale materiale, iniziava a manifestare l’esigenza di opere di conservazione. Il seminario di studi vuole affrontare, seppur in modo appena accennato, per i limiti imposti dal breve tempo a disposizione, alcune delle tematiche che maggiormente ricorrono nella pratica di restauro delle architetture contemporanee, con una visione che non tenda a isolarle dal contesto in cui esse sono inserite. In proposito sarà riservata una particolare attenzione agli ambiti urbani e agli insediamenti produttivi, soprattutto per gli aspetti del riuso e della rigenerazione, che sono spesso a monte dell’intervento di restauro e che quasi sempre sono necessaria parte integrante dello stesso. Gli interventi dei relatori riguarderanno argomenti di tutela e valorizzazione, questioni metodologiche, aspetti tecnici ed operativi che verranno sviluppati anche attraverso esempi di interventi significativi, ma forse le riflessioni più interessanti saranno quelle che, traendo spunto dagli argomenti trattati, emergeranno nella tavola rotonda finale e dal dibattito con i partecipanti, al quale sarà riservato un ampio spazio. |
Costo |
Iscrizioni chiuse: le iscrizioni si sono chiuse il 28/11/2019